mercoledì 24 luglio 2013

Il museo del Sic a Coriano 24 maggio 2013


Sabato 8 Dicembre 2012 e' stata inaugurata a Coriano " La Storia del Sic", galleria-museo dedicata al grande Marco Simoncelli che viene ospitata presso la locale " Casa della Cultura" in via Garibaldi 127.
"La Storia del Sic" si propone come un viaggio attraverso le gesta e le imprese del compianto campione romagnolo, ed è stato realizzato con il contributo degli amici del Sic, della Famiglia Simoncelli e dell'amministrazione Comunale di Coriano.
Come dicevo prima, la galleria si trova all'interno del Palazzo della Cultura di Coriano e si sviluppa in sale tematiche allestite a cura di Aldo Drudi, storico disegnatore delle grafiche dei caschi di alcuni piloti tra cui anche quello del Sic e grande amico del pilota scomparso.
I visitatori possono interagire con gli oggetti esposti all'interno della galleria e toccarli con mano: dalle moto ai caschi, dalle tute sino alle mitiche "karetelle", con l'obiettivo di creare un "contatto" tra chi entra nel nuseo ed il mondo di Marco.
Ci sono anche delle selezionate immagini fotografiche donate dai migliori fotografi del mondo delle corse, che danno al visitatore la possibilità di rivivere i momenti cruciali ed indimenticabili della purtroppo breve carriera del mitico SuperSic.
Sin dalla piazza si puo' cominciare capire quanto fosse importante e cara questa persona al suo paese trovando un monumento dedicato proprio a lui con scritta una frase, simbolo del suo vivere:

"MI PIACEREBBE ESSERE RICORDATO COME UNO CHE IN GARA SAPEVA EMOZIONARE" .

                                      

Appena salite le scale si possono subito scorgere decine di quadri raffiguranti il pilota nei momenti piu' felici:






                                      

                                      






                                      

                                            


                                      

                                      


 

                                      

 
Dopodichè, si accede direttamente alle sale dove ammirare tutti i cimegli:


Marco Simoncelli ha cominciato a correre a 7 anni con le minimoto nella sua città. A 12 anni è stato proclamato campione italiano, così come nel 2000, anno nel quale ha gareggiato per il titolo europeo conquistando la 2ª posizione. A 14 anni ha preso parte al Trofeo Honda NR (salendo in due occasioni sul podio) e al campionato italiano 125 GP...

                                     
 
                                               

... sotto vediamo la tuta con la quale ha vinto il campionato italiano minimoto...



... in questa prima vetrina si presentano vari oggetti appartenenti sempre alle "piccole moto"...






Durante le stagioni invernali, il supercampione se la spassava con altri sport tra i quali il cross, facendo divertire con le sue evoluzioni e la grinta di sempre;

                                       







...proseguendo con il giro, passiamo al mondo dei rally, altra grande passione del Pilota. Nel 2011, infatti, c'era in programma una sfida sulle quattro ruote tra Marco Simoncelli e Valentino Rossi, che si doveva disputare durante il fine settimana del 25-27 novembre all’interno del Monza rally Show. SuperSic si è preparato per l’evento facendo pratica in Inghilterra con la Ford Fiesta WRC ed un maestro d’eccezione: Mikko Hirvonen, secondo pilota nel Mondiale WRC in quell'anno. L’esperto fuoristradista dell’Abu Dhabi World Rally Team ha dato diverse dritte su come controllare al meglio la vettura.
“Mi sono divertito moltissimo, è stata un’esperienza molto utile in vista del Rally di Monza. - ha detto Sic - Guidare una macchina e una moto è molto diverso, e anche i traversi, pur divertenti, fanno perdere tempo. Hirvonen mi è stato al fianco come navigatore mettendomi un po’ sotto pressione perchè temevo di fare degli errori, ma alla fine è andato tutto bene. Quando ha guidato, io ne ho approfittato per chiedergli qualche consiglio ed ho cercato di capire i suoi trucchi.”
Sfortunatamente per Simoncelli la Ford Fiesta WRC non potrà guidarla a Monza, infatti Hirvonen ha un impegno con una gara fuori dall’Italia. Marco Simoncelli dovrà “adattarsi” alle nuove WRC da 1.6 litri con meno cavalli, ripartizione fissa della coppia fra i due assali e poca elettronica; purtroppo non è mai arrivato alla famigerata sfida!



                                      

Anche il kart era nel suo cuore e amava divertirsi eseguendo traversi da brivido!


                                      


Passando al padiglione successivo si arriva all'anno 2002 dove è stato campione europeo nella classe 125 e lo stesso anno, dopo un buon apprendistato a livello nazionale ed europeo, ha debuttato nel Motomondiale in classe 125 nel Gran Premio della Repubblica Ceca col team Aprilia CWF - Matteoni Racing, al posto di Jarroslav Hules', passato alla classe 250; il compagno di squadra era Chaz Davies.
Ha terminato la stagione al 33º posto con 3 punti e ha ottenuto, come miglior risultato, un 13º posto in Portogallo.
Il 2003 lo ha visto impegnato per la prima stagione completa del campionato del mondo, con il compagno di squadra Mirko Giansanti, terminando la stagione 21º con 31 punti e ottenendo come miglior risultato un 4º posto in Comunità Valenciana.
Il 2004 è stato per Simoncelli un anno difficile che gli ha riservato sensazioni contrastanti. La sua capacità di gestire al meglio la moto sul bagnato gli ha permesso di trionfare a Jerez, dove ha realizzato la pole position e la sua prima vittoria in carriera nonostante l'insidioso tracciato, e di confermarsi specialista della pioggia a Brno, dove ha guadagnato ancora la pole in una sessione di qualificazione accompagnata da condizioni critiche. Ma è stata un'annata segnata anche da cadute e inconvenienti, che non gli hanno permesso di superare l'11ª posizione della classifica generale con 79 punti. Il team di cui ha fatto parte è stato il Rauch Bravo e il suo compagno di squadra è stato Steve Jenkner.
Per il 2005 viene confermato dal team, che cambia denominazione in Nocable.it Race, gareggiando con il compagno di squadra Joan Olive'. Ha vinto un altro gran premio a Jerez ed è salito, nel corso della stagione, per sei volte sul podio (oltre la vittoria, si è piazzato 2º in Catalogna e 3º in Germania, Repubblica Ceca, Qatar e Australia).
Pur lottando sempre per le posizioni di vertice, è uscito dalla lotta per il mondiale già a metà stagione, a causa di alcune difficoltà nell'adattarsi alla sua Aprilia RS 125 R in virtù della sua notevole altezza, chiudendo comunque al 5º posto con 177 punti, e realizzando anche una pole position in Spagna.


















Nel 2006 è passato in classe 250, alla guida della Gilera RSV 250 con capotecnico Rossano Brazzi, già tecnico di campioni come Valentino Rossi e Marco Melandri, il quale però si è ammalato dopo le prime gare lasciandolo senza una vera "guida" durante tutta la stagione. Si è classificato 10º con 92 punti senza avere risultati eclatanti, ottenendo come miglior piazzamento un 6º posto in Cina.



L'anno successivo, il 2007, la casa madre Aprilia ha tolto a Simoncelli la moto ufficiale affidandogli una RSV 250 LE, sempre nel team Metis Gilera, ma gestita tecnicamente da Aligi Deganello.
È stata una stagione avara di risultati, terminata al 10º posto con 97 punti, con miglior risultato in gara un doppio 6º posto (Francia e Olanda).
Il 2008 si è rivelato più fruttuoso: ancora con una moto non ufficiale, una RSA 250.
Nelle prime due gare ha piazzato un doppio "zero" in classifica per via di due cadute, pur essendo particolarmente favorito per la vittoria a Jerez.
Nella gara successiva in Portogallo è riuscito a guadagnare la sua prima pole stagionale, ma solo nella gara successiva ha portato a casa la prima vittoria al Mugello, seguita da un'altra in Catalogna. Ricevuta una moto evoluta, ha vinto al Sachsenring con ben 10" di vantaggio su Mika Kallio, poi a Motegi, a Phillip Island, e col 3º posto a Sepang si è laureato campione del mondo della 250, per poi vincere a Valencia a coronamento di una grande stagione, in cui ha totalizzato 281 punti. Gli altri podi sono stati: 2° in Francia e Gran Bretagna, 3º in Olanda e Repubblica Ceca; mentre le altre pole position sono state ottenute in Germania, Repubblica Ceca, Giappone, Australia e Comunità Valenciana.
Per il 2009, nonostante l'alloro iridato, ha deciso di rimanere nella classe di mezzo, ma è stato costretto a saltare l'inaugurale Gran Premio del Qatar a causa di un infortunio.
Dopo alcune gare incerte, nel gran premio di Francia, Simoncelli dimostra di essere ritornato in forma, vincendo sul bagnato con gran margine. Nella gara successiva, al Mugello, ancora sul bagnato ha ingaggiato una lotta all'ultima staccata con Mattia Pasini, arrivando però in 2ª posizione. Ha trionfato al Sachsenring conquistando la sua 10ª vittoria nel motomondiale, rilanciando così le sue aspirazioni al titolo.










In seguito, dopo la pausa estiva, ha vinto anche a Brno, di nuovo dopo un duello con Pasini, seguito da un altro successo a Indianapolis, che gli hanno permesso di ridurre notevolmente il gap dal leader del mondiale Hiroshi Aoyama e dallo spagnolo Alvaro Bautista. Purtroppo, nel successivo gran premio di Misano, per via di una caduta ha perso punti preziosi per la riconquista del titolo iridato, ma dopo le due vittorie consecutive in Portogallo e in Australia si è portato a 12 punti da Aoyama, con ancora due gare da disputare. Ritornato vicino al vertice della classifica, in Malesia il giapponese ha vinto la corsa, mentre dietro Simoncelli e Hector Barbera' rimangono in lotta fino all'ultima curva, con un arrivo al fotofinish che ha lasciato nelle mani della giuria l'assegnazione delle piazze; per via del giro piu' veloce, la 2ª posizione è stata consegnata allo spagnolo, mentre l'italiano si è dovuto accontentare del 3º posto, perdendo altri punti preziosi e facendo aumentare il suo distacco dal giapponese a 21 punti. Nell'appuntamento conclusivo di Valencia, dopo aver condotto in testa per buona parte della gara, Simoncelli è stato protagonista di una scivolata che ha consegnato di fatto il titolo mondiale a Hiroshi Aoyama; inoltre, la contemporanea vittoria del Gran Premio da parte di Barberá ha permesso anche al pilota spagnolo di sopravanzare in classifica il romagnolo, relegandolo al 3º posto finale con 231 punti. Gli altri podi stagionali di Simoncelli sono stati due terzi posti in Spagna e Olanda, realizzando anche quattro pole position (Giappone, Germania, Repubblica Ceca e Comunità Valenciana).
Durante la stagione 2009 ha anche partecipato alla dodicesima prova del Campionato Mondiale Superbike con l'Aprilia RSV4, sostituendo ad Imola l'infortunato Shinya Nakano.
Durante le prove di qualifica del sabato è riuscito a registrare un buon tempo piazzandosi in 8ª posizione. Nonostante la seconda fila, in gara 1 non è partito benissimo, per poi terminare la sua gara con una caduta. La gara 2 lo ha invece visto protagonista di una bella rimonta, nella quale è riuscito a conquistare il 3° gradino del podio finendo davanti al compagno di squadra Max Biaggi






Nei meandri della sua testa viaggiava anche il pensiero delle gare con le Karetelle e anche in quelle occasioni, il "riccioluto", sapeva entusiasmare tutti i suoi fans e non:




Nel 2010 è passato alla classe MotoGP con la Honda RC211Vdel team San Carlo Honda Gresini, gareggiando insieme al compagno di squadra Marco Melandri. Ha ottenuto come miglior risultato un 4º posto in Portogallo, e ha terminato la stagione all' 8º posto in classifica con 125 punti.
Nel 2011 è rimasto nello stesso team avendo però una fornitura uguale a quella ufficiale del team HRC, questa volta con compagno di squadra Hiroshi Aoyama. Ha subito ottenuto un doppio 5º posto, alla gara di inizio stagione in Qatar e al Gran Premio di Francia, e due pole position, una al Gran Premio di Catalogna e l'altra in Olanda. In Repubblica Ceca ha ottenuto il primo podio (un 3º posto) nella classe regina. A Misano si è piazzato al 4º posto dopo una concitata lotta negli ultimi giri col connazionale Andrea Dovizioso e con lo statunitense Ben Spies. In Australia è giunto 2º, ottenendo il miglior risultato in carriera in MotoGP.












Il 23 ottobre 2011, durante il Gran Premio della Malesia, è rimasto vittima di un incidente mortale. Nel corso del secondo giro il pilota ha perso il controllo della sua Honda e, nel tentativo di rimanere in sella, ha tagliato trasversalmente la pista, venendo investito dai piloti che lo seguivano, Colin Edwards e Valentino Rossi, i quali non hanno avuto modo di evitarlo; l'impatto è stato talmente violento da sfilargli il casco. È morto in seguito ai traumi riportati alla testa, al collo e al torace.
I funerali sono stati celebrati il 27 ottobre 2011 nella chiesa parrocchiale di Coriano, la sua città, e successivamente il suo corpo è stato cremato. La sua scomparsa ha avuto grossa risonanza nell'ambiente sportivo e non: la cerimonia funebre, trasmessa anche in diretta televisiva, ha visto la partecipazione di oltre 25 000 persone, mentre un minuto di raccoglimento in sua memoria è stato proclamato dal CONI per tutte le manifestazioni sportive, esempio seguito anche dalla Camera dei Deputati e da varie istituzioni locali. Il Milan, squadra di cui era tifoso, ha giocato con il lutto al braccio la seguente partita di campionato.
In occasione del Gran Premio d'India di Formula1 svoltosi la settimana seguente, vari piloti hanno onorato Simoncelli apponendo il numero 58 sui loro caschi e sulle loro monoposto, ed il vincitore della gara Sebastian Vettel ha dedicato il suo successo a Simoncelli e a Dan Wheldon (altro pilota scomparso una settimana prima).
Il motomondiale lo ha invece ricordato prima del Gran Premio della Comunità Valenciana, ultimo appuntamento della stagione, quando i piloti di tutte le classi, oltre ad apporre il numero 58 su caschi, tute e moto, hanno effettuato insieme un giro di pista commemorativo dietro alla Honda di Simoncelli, guidata per l'occasione dall'ex iridato Kevin Schwantz, amico del pilota e idolo della sua infanzia. Michele Pirro, vincitore del Gran Premio della Moto2 e anch'egli pilota del Team Gresini Racing, gli ha dedicato la sua prima vittoria nel motomondiale. Loris Capirossi ha invece deciso di correre la gara (la sua ultima prima del ritiro) con il numero 58 di Simoncelli.
L'anno successivo, il team Gresini Racing, ha inizialmente scelto di correre la stagione 2012 cambiando la propria livrea da bianca a nera in segno di lutto per ricordare Simoncelli; durante il Gran Premio del Mugello il team ha deciso, però, di ritornare con la livrea bianca per stimolare il team stesso e per ricordare lo spirito competitivo del giovane pilota. Il 18 ottobre dello stesso anno, in occasione del weekend di gara del GP della Malesia, i piloti e il paddock del motomondiale hanno apposto una targa commemorativa alla Curva 11 del circuito di Sepang, dove Simoncelli perse la vita.





                                                

Addio Sic, e grazie per averci fatto emozionare!!!